Saturday, June 4, 2011

Invito alla lettura: i Peanuts



Noccioline per l’estate
I fumetti, si sa, sono uno dei pilastri culturali su cui poggia l’Italia (e non solo). Quante ore passate a leggere il Giornalino e Topolino nei posti più improbabili, e quante cose imparate sul mondo e sui vari personaggi storici, debitamente coperti da piume di papero! A un certo punto però si cresce, e ci si sente un po’ imbarazzati a tenere tra le mani un libro con troppe figure, e il palato s’affina e diventa più esigente: solo pochi fumetti riescono a passare la selezione. Tra questi sono i Peanuts, il mondo di Snoopy e Charlie Brown, il bambino dalla testa tonda.
Il genio di Schulz è di quelli sommessi, che non si svela al primo sguardo. Dopotutto si tratta solo di brevi strisce di quattro vignette, con un disegno stilizzato e non particolarmente elegante. Può qualcosa di buono avere un aspetto tanto dimesso? La risposta si scopre leggendo, e più si legge i Peanuts più si rimane meravigliati. Perché sono poesie, brevi piccoli componimenti che raccontano la vita, senza romanticherie o sarcasmi, ma cogliendo l’essenza e sapendo sorridere e dispiacersi per le cose che succedono. E le brevi battute dei personaggi sono di quelle che ci si ricorda anni dopo, e leggono le situazioni con sapiente ironia, tanto che vengono alle labbra spontaneamente. Così siamo Lucy quando, di ritorno da scuola, proclama che “Ci sono serie lacune nel nostro sistema educativo!”; o siamo Linus che, quando gli viene detto che siamo sulla terra per far felici gli altri, esclama: “Forse bisognerà che cominci a darmi più da fare: mi seccherebbe essere rispedito indietro!”; e siamo Charlie Brown, che di fronte ai rari complimenti che gli rivolgono, lancia un appello: “Un giorno vorrei sentire qualcosa di più del minimo!”, e che di fronte al cielo stellato propone di tornar dentro a veder la TV: “A me l’infinito mi schiaccia sempre un po’...”.
Piccole compagne di vita, le storie dei Peanuts sono come le noccioline anche perché una tira l’altra, e portarle con sé in treno o sotto l’ombrellone ripaga ampiamente del poco spazio che tengono in borsa.

2 comments:

Anonymous said...

ciao francesco.. molto bello quello che hai scritto.. hai riassunto alcuni pensieri che sempre ho in mente.. in cui le cose più semplice e banale forse possono dare più risposta di quelli troppo elaborati.
Comunque Peanuts è fantastico.. ma c'è anche un'altro fumetto bellissimo che non so se è arrivato qua in italia.. si chiama Mafalda... è un fumetto bellissimo con tante cose attuali e pieno d'ironia per le cose fatte male.. :)
un saluto!

Felipe

Francesco said...

Ciao Felipe! :)
Conosco e apprezzo anche Mafalda, anche se mi piace meno dei Peanuts perché la trovo un po' pessimista.. se leggo troppe strisce poi mi viene da spararmi un colpo!
A presto!