Seconda "parola" con cui descrivo la montagna. English post below

La montagna è una danza
I primi passi in montagna ricordano quelli mossi da un bimbo: incerti e mal equilibrati, un incedere a tastoni. Assuefatti al piatto e liscio cemento e a scarpe più decorative che pratiche, dobbiamo imparare a muovere il nostro corpo in uno spazio pienamente tridimensionale. Una volta superato lo shock, si inizia ad apprezzare la sfida: ogni passo è un gioco di equilibri, forze e posizione del proprio corpo da capire, da gustare. La fatica poi arriva a complicare il tutto, con il suo velo di pesantezza e di sudore. Una nuova sfida che si può vincere con la pazienza e la perseveranza, virtù rare ma necessarie alla vita; e lo stesso corpo che nella salita si lamentava, una volta giunto alla meta lancerà segnali di soddisfazione e gratitudine. Così è il nostro corpo, che giustamente ci tiene aggiornati sul suo stato perché possiamo fare le scelte migliori, ma che segretamente aspira ad essere messo alla prova, perché ogni arto e muscolo e tendine sia utile.
E quando l’esperienza ci avrà formati, l’allenamento irrobustiti e l’equipaggiamento ci avrà dato fiducia, scopriremo che muoversi in montagna è come una danza libera, elegante ed armonica, perfetta unione tra la creatività della mente e la sapienza del corpo.
I primi passi in montagna ricordano quelli mossi da un bimbo: incerti e mal equilibrati, un incedere a tastoni. Assuefatti al piatto e liscio cemento e a scarpe più decorative che pratiche, dobbiamo imparare a muovere il nostro corpo in uno spazio pienamente tridimensionale. Una volta superato lo shock, si inizia ad apprezzare la sfida: ogni passo è un gioco di equilibri, forze e posizione del proprio corpo da capire, da gustare. La fatica poi arriva a complicare il tutto, con il suo velo di pesantezza e di sudore. Una nuova sfida che si può vincere con la pazienza e la perseveranza, virtù rare ma necessarie alla vita; e lo stesso corpo che nella salita si lamentava, una volta giunto alla meta lancerà segnali di soddisfazione e gratitudine. Così è il nostro corpo, che giustamente ci tiene aggiornati sul suo stato perché possiamo fare le scelte migliori, ma che segretamente aspira ad essere messo alla prova, perché ogni arto e muscolo e tendine sia utile.
E quando l’esperienza ci avrà formati, l’allenamento irrobustiti e l’equipaggiamento ci avrà dato fiducia, scopriremo che muoversi in montagna è come una danza libera, elegante ed armonica, perfetta unione tra la creatività della mente e la sapienza del corpo.
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Mountain is a dance
The first steps in the mountains are like those of a child: unsteady and unbalanced, a groping pace. We’re addicted to the smooth and flat concrete and to shoes more decorative than practical, and we have to learn to move our body in a fully tridimensional space. Once you get through the shock, though, you begin to appreciate the challenge: every step is a game of equilibriums, forces and body postions that you can understand and taste.
Tiredness then comes to complicate things, with its veil of weight, and sweat. A new challenge that you can win through patience and perseverance, rare but necessary virtues for life; and the same body which complained during the ascent, once on the top will signal pleasure, and satisfaction, and gratitude. Such is our body: it keeps us updated on its status so we can make the right choices, but it secretly strives to be tested so every limb and muscle and tendon can be useful.
And when experience has formed us, training strenghtened us and equipement given us confidence, we’ll find that moving in the mountains is like a free dance, elegant and harmonic, the perfect match between creativity of the mind and wisdom of the body.
Tiredness then comes to complicate things, with its veil of weight, and sweat. A new challenge that you can win through patience and perseverance, rare but necessary virtues for life; and the same body which complained during the ascent, once on the top will signal pleasure, and satisfaction, and gratitude. Such is our body: it keeps us updated on its status so we can make the right choices, but it secretly strives to be tested so every limb and muscle and tendon can be useful.
And when experience has formed us, training strenghtened us and equipement given us confidence, we’ll find that moving in the mountains is like a free dance, elegant and harmonic, the perfect match between creativity of the mind and wisdom of the body.
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